Autoconsumo collettivo
L'autoconsumo collettivo - noto anche come “autoconsumo condiviso” o “comunitario” - si riferisce a un modello in cui più individui o entità si uniscono per condividere e utilizzare l'energia prodotta da impianti di generazione distribuita. Il concetto di autoconsumo collettivo (assieme a quello di comunità energetiche) viene esplicitato nella Direttiva (UE) 2018/2001 (RED II) del dicembre 2018, direttiva attuata in via definitiva in Italia con il D.lgs. 8/11/2021 n 199 (in precedenza anche altri provvedimenti normativi avevano iniziato a regolare questo istituto seppure in maniera meno organica).
Si può definire autoconsumo collettivo il consumo di un gruppo di almeno due auto consumatori di energia rinnovabile (non necessariamente persone fisiche) che agiscono collettivamente e si trovano nello stesso edificio o condominio: in sostanza viene considerato autoconsumatore collettivo un cliente finale che, operando in propri siti entro confini definiti, produce energia elettrica rinnovabile da impianti (di potenza non superiore a 1 MW) ubicati nel medesimo edificio o condominio per il proprio consumo e può immagazzinare e vendere energia elettrica rinnovabile autoprodotta purché - per gli autoconsumatori che non sono costituiti da nuclei familiari - tali attività non costituiscano l’attività commerciale, industriale o professionale principale.