Direttiva EPDB
La direttiva EPBD (acronimo di Energy Performance of Buildings Directive) è una direttiva dell'Unione Europea che promuove il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici nell'UE. È stata introdotta per la prima volta nel 2002 e successivamente rivista nel 2010 e nel 2018 al fine di promuovere ulteriormente la riduzione dei consumi energetici e le emissioni di gas a effetto serra negli edifici. L’ultima revisione è di marzo 2023 con il nome di “Direttiva Case green”.
L'obiettivo principale della direttiva EPBD è sempre stato quello di promuovere il raggiungimento di edifici a energia quasi zero (Nearly Zero-Energy Buildings o NZEB) richiedendo agli Stati membri di adottare misure per promuovere il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici, come l'introduzione di requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazione importante, l'obbligo di certificare l'efficienza energetica degli edifici mediante l'emissione di certificati energetici, l'ispezione periodica dei sistemi di climatizzazione e l'informazione agli utenti sugli indicatori di prestazione energetica degli edifici.
La direttiva EPBD promuove anche l'uso di energie rinnovabili negli edifici, l'installazione di contatori intelligenti per la misurazione e la gestione dei consumi energetici e la formazione di professionisti nel settore dell'efficienza energetica degli edifici.
Gli Stati membri dell'UE sono responsabili dell'attuazione della direttiva EPBD, adattando le disposizioni alle proprie specificità nazionali. Tuttavia, l'obiettivo comune è quello di migliorare l'efficienza energetica degli edifici in tutto il territorio dell'Unione Europea al fine di ridurre i consumi energetici, le emissioni di gas serra e la dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabili. Ciascuno Stato membro deve predisporre un piano nazionale di ristrutturazione degli edifici e integrarlo nel cosiddetto PNIEC (ovvero il proprio Piano Nazionale per l’Energia ed il Clima) stabilendo le fasi per l’eliminazione progressiva dei combustibili fossili nella climatizzazione degli edifici entro il 2040, formalizzando al contempo un percorso di trasformazione del patrimonio edilizio nazionale in NZEB entro il 2050.