Energia, usi finali
Gli usi finali dell'energia riguardano gli impieghi per i quali l’energia viene distribuita agli utilizzatori e possono essere suddivisi in diverse categorie, a seconda dei settori e dei diversi scopi cui si fa riferimento nella classificazione. Si hanno ad esempio:
- Usi residenziali: l'energia viene utilizzata nelle abitazioni per alimentare elettrodomestici, riscaldare e raffreddare gli ambienti, fornire illuminazione, alimentare dispositivi elettronici e soddisfare altre esigenze domestiche.
- Usi commerciali e terziari: l'energia è utilizzata nei settori commerciali, come uffici, negozi, alberghi, ristoranti e istituti educativi, per illuminazione, riscaldamento, raffreddamento, alimentazione di apparecchiature elettroniche e per la gestione di sistemi di comunicazione e di sicurezza.
- Usi industriali: l’energia viene impiegata per alimentare macchinari, attrezzature, processi di produzione e per il funzionamento di impianti elettrici. Settori come l'industria manifatturiera, l'industria chimica, quella metallurgica e l'industria estrattiva rientrano in questa categoria.
- Trasporti: l'energia è impiegata per alimentare veicoli di vario genere, inclusi automobili, motociclette, camion, treni, aerei e navi. Può essere sotto forma di carburanti fossili, come benzina, diesel o gasolio per aerei, o di energia elettrica per veicoli elettrici e ibridi.
- Usi agricoli: in questo settore l’energia serve per alimentare macchinari agricoli, sistemi di irrigazione, serre, sistemi di allevamento e per la produzione e la lavorazione di fertilizzanti e prodotti chimici agricoli.
- Usi pubblici: si hanno quando l’energia è utilizzata per alimentare servizi pubblici essenziali, come l'illuminazione stradale, i sistemi di trasmissione e distribuzione di energia, l'illuminazione pubblica, gli impianti di depurazione delle acque e gli ospedali (si tratta di una classificazione trasversale rispetto all’altra categoria degli usi privati).