Vi segnaliamo
In che modo possiamo coinvolgere i cittadini nelle Comunità Energetiche?
E’ proprio quello su cui stanno lavorando I ricercatori Enea del Dipartimento di Efficienza Energetica, in qualità di partner del progetto Horizon2020 Lightness.
"Infatti crediamo fortemente nelle capacità dei cittadini di promuovere una transizione energetica ecologica e democratica.
Abbiamo scoperto infatti, che ci sono barriere che impediscono la libera partecipazione dei cittadini alle comunità energetiche, quali:
- la mancanza di conoscenza dei meccanismi che regolano il mercato dell’energia e il sistema energetico;
- uno scarso interesse nei confronti dei temi di sostenibilità ambientale e delle energie rinnovabili per insufficienti informazioni disponibili sui vantaggi che si possono ottenere attraverso il loro utilizzo;
- la preoccupazione di imbattersi in iter burocratici lunghi e dispendiosi, anche in termini di tempo;
- la difficoltà a comprendere come funzionano realmente le comunità energetiche e i loro benefici economici e sociali.
E’ fondamentale individuare ciascuna tipologia di barriera e avere a disposizione gli strumenti per superare questi ostacoli, rafforzare la consapevolezza e la motivazione dei cittadini per ottenere il loro reale e totale coinvolgimento” ci testimoniano i ricercatori Enea, autori di un’analisi comparativa e valutativa delle implementazioni di alcune Comunità energetiche di Cittadini e della mappatura degli stakeholder coinvolti.
Di seguito un estratto della sopracitata analisi:
“Comunità energetiche, mappatura degli stakeholder e analisi del contesto”
Le Comunità Energetiche (CE) si sono sviluppate in modi diversi in ogni paese, riflettendo i diversi orientamenti dei legislatori ma anche del contesto socioeconomico locale. Queste differenze nelle configurazioni e nei servizi determinano differenti criticità e opportunità allo sviluppo delle CE negli Stati membri europei che devono essere considerati nella proposta di soluzioni e strumenti a sostegno di queste esperienze.
Il rapporto fornisce in primo luogo approfondimenti sulle diverse configurazioni e servizi che le CE forniscono nei sei paesi partecipanti al progetto Lightness (Bulgaria, Francia, Italia, Polonia, Spagna e Paesi Bassi):
- Forma giuridica: la forma più comunemente adottata per l'attuazione delle CE è la cooperativa, in molti casi ha radici storiche e si adatta bene allo spirito democratico e partecipativo delle CE. Con il recepimento delle direttive europee Rinnovabili e Mercato Elettrico, è ipotizzabile la diffusione di nuove forme giuridiche tra gli Stati membri.
- Membri: i cittadini sono il principale gruppo target delle CE. Nella maggior parte dei casi le famiglie sono i protagonisti delle CE, affiancate in alcuni casi da amministrazioni pubbliche locali (comuni) e PMI.
- Tipo di edificio: nella maggior parte dei casi si tratta di edifici residenziali sotto forma di unità abitative multiple o di unità abitative singole. In alcuni casi, sono coinvolti anche edifici che offrono servizi alla comunità (ad esempio, edifici comunali).
- Meccanismo di finanziamento: lo sviluppo delle iniziative di CE si basa in gran parte sull'autofinanziamento e sugli incentivi pubblici. Il contributo diretto dei membri delle CE può essere sotto forma di acquisto di quote di partecipazione o, ad esempio, di adesione a campagne di crowdfunding.
- Allocazione delle risorse finanziarie: gli introiti delle CE sono spesso reinvestiti nella comunità. Le risorse finanziarie sono utilizzate per finanziare miglioramenti tecnici delle strutture della comunità e migliorare i servizi legati all'energia.
- Attività e servizi: i principali servizi forniti dalle CE riguardano l'installazione di impianti di energia rinnovabile per la generazione di energia e calore (principalmente tramite pannelli solari) e il consumo di energia. Tuttavia, le CE possono fornire una vasta gamma di servizi relativi al monitoraggio, alla gestione e all'allineamento dei modelli di consumo al paradigma dell'efficienza delle risorse. Le CE sono spesso impegnate a sensibilizzare i cittadini sui temi della sostenibilità.
Successivamente, il rapporto prosegue con un'analisi PESTLE, per esplorare e tracciare i macro-fattori (fattori politici, economici, sociali, legali e ambientali) più significativi per la diffusione delle CE come attori protagonisti del sistema energetico. L'analisi PESTLE ha evidenziato differenze significative tra i vari paesi. Nonostante questo, sono emersi alcuni macro-fattori di contesto che sembrano essere decisivi nella traiettoria di crescita delle CE:
- Aggiornamento della legislazione e della politica nazionale su CE e autoconsumatori di energia
- Recepimento delle direttive europee sulle Rinnovabili (Dir. UE 2018/2001) e Mercato Elettrico (Dir. UE 2019/944)
- Riduzione degli oneri amministrativi e burocratici per la costituzione e l’operatività delle CE
- Disponibilità e facilità di accesso a incentivi pubblici e finanziamenti privati per le CE
- Tecnologia e infrastrutture per lo sviluppo delle CE (per esempio smart meters, stoccaggio di energia, soluzioni software)
- Ristrutturazione del mercato elettrico e del sistema energetico nazionale a favore di una produzione decentralizzata di energia (ad esempio superando la struttura centralizzata del mercato e il coinvolgimento dei distributori)
- Aumento della consapevolezza, la conoscenza e la partecipazione in progetti di comunità e di sostenibilità