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Online il Rapporto Annuale sulla Certificazione Energetica degli edifici di ENEA-CTI
Aumentano gli edifici a elevate prestazioni energetiche, che passano da circa il 7% al 10% del totale nel periodo 2016-2019, grazie al contributo di ristrutturazioni importanti e di nuove costruzioni. È quanto emerge dal Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, risultato della collaborazione tra ENEA e CTI (Comitato Termotecnico Italiano), presentato il 24 settembre nel corso del webinar al quale hanno preso parte, tra gli altri, Federico Testa, presidente dell’ENEA, Cesare Boffa, presidente del CTI, Anita Pili, Coordinatrice della Commissione Energia della Conferenza delle Regioni, nonché assessore all’Industria della Regione Autonoma della Sardegna e Mauro Marani, responsabile Divisione Servizi Integrati per lo Sviluppo Territoriale del Dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’ENEA e curatore del Rapporto, il quale ha sottolineato come: “Le informazioni presenti nel rapporto annuale, sono fondamentali per realizzare analisi sulle prestazioni energetiche del patrimonio edilizio italiano e possono essere utilizzate da ricercatori, governo, pubbliche Amministrazioni per sviluppare politiche, nuovi prodotti e servizi. Le principali informazioni del Rapporto provengono dal SIAPE, il catasto nazionale degli Attestati di Prestazione Energetica. Questo sistema con il continuo incremento dei dati e il loro miglioramento qualitativo, grazie alla sua interoperabilità con altri catasti informatici, diventerà uno degli strumenti cardine del Portale Nazionale sulla prestazione energetica degli edifici”.
Il Rapporto è basato su oltre 4,5 milioni di attestati di prestazione energetica (APE) compresi nel periodo 2016-2019, di cui l’85% riguardanti immobili residenziali. Dal rapporto emerge anche come oltre il 60% del parco immobiliare italiano sia nelle classi energetiche meno efficienti (F-G), anche perché costruito principalmente tra il 1945 e il 1972; le nuove costruzioni rappresentano solo il 3,4% degli APE e di questi più del 90% sono a elevate prestazioni energetiche (A4-B). Il settore non residenziale, che pesa per il 15% sul totale degli APE, ricade per oltre il 50% degli attestati nelle classi energetiche intermedie (C-D-E) e per più del 10% in quelle più efficienti (A4-B).