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Presentato a Margherita di Savoia il dimostratore del progetto REHOUSE
Il progetto di riqualificazione di un edificio di case popolari di proprietà di ARCA Capitanata nel comune di Margherita di Savoia (provincia di Barletta-Andria-Trani) è stato presentato lo scorso 19 dicembre alla comunità locale da ENEA, partner del progetto europeo REHOUSE, che prevede la riqualificazione di quattro edifici pubblici in diversi Stati UE, tra cui un edificio popolare nel Comune pugliese. L’iniziativa ha avuto luogo presso la sala laboratorio dell’Alberghiero Ipssa “Aldo Moro” alla presenza del Sindaco e delle Assessore al Welfare e Politiche Abitative.
L’intervento di riqualificazione è stato illustrato dall’ARCA Capitanata assieme alla Regione Puglia che, con la Divisione delle Politiche Abitative, hanno veicolato l’attenzione verso gli aspetti sociali, auspicando un miglioramento della qualità dell’abitare con il coinvolgimento di tutto il quartiere.
L’ENEA ha presentato l’aspetto Europeo, sottolineando l’importanza della co-progettazione che vede il coinvolgimento attivo dei residenti. In tale ambito saranno condotte azioni specifiche, in un'ottica inclusiva e partecipativa, basate su uno studio di Social Innovation condotto a livello europeo che analizzerà gli aspetti sociali, le fragilità dei contesti in cui si andrà ad operare e l'impatto atteso. La sperimentazione di Margherita di Savoia sarà caratterizzata da un alto grado di coinvolgimento dei condomini e dei residenti, con attività orientate al "behaviour change", al fine di migliorare il benessere complessivo dell’abitare.
L’intervento permetterà da un lato di restituire alla città un edificio di case popolari riqualificato in termini di comfort abitativo e migliorato nelle sue prestazioni energetiche, dall’altro di sperimentare tecnologie innovative per la riqualificazione edilizia che saranno riproposte su larga scala.
L’obiettivo progettuale è infatti di testare e validare soluzioni per la ristrutturazione edilizia che siano non solo efficienti ma anche economiche e sostenibili per garantire l’elevata replicabilità degli interventi. Tali soluzioni riguarderanno principalmente l’involucro ed il sistema impiantistico dell’edificio.
Le aziende locali che partecipano al progetto sono intervenute illustrando il loro ruolo di portatori e detentori di soluzioni tecnologiche innovative.
Per quattro anni enti di ricerca ed aziende private lavoreranno insieme in partnership per sperimentare prodotti innovativi che saranno disponibili sul mercato nei prossimi anni.
REHOUSE è finanziato con 10 milioni di euro dal programma Horizon Europe e coordinato dal Cartif Technology Centre di Madrid, al quale partecipano complessivamente 25 partner, tra cui in Italia ENEA, Università della Basilicata, Rina Consulting, TERA, Steel tech, R.I. e Pedone Working.
Per approfondimenti sul progetto REHOUSE