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Rapporto IEA: migliora l’efficienza energetica nel 2023, ma è necessario raddoppiare i progressi
I decisori politici a livello globale nel 2023 hanno ampliato gli sforzi per migliorare l’efficienza energetica, ma i progressi non sono ancora tali da condurre al raggiungimento dell'obiettivo delle zero emissioni nette entro il 2050, fondamentale per limitare l’innalzamento della temperatura a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali, come previsto dall'Accordo di Parigi. È quanto emerge dal rapporto Energy Efficiency 2023 diffuso dalla IEA nei giorni scorsi, dove si rileva che, per centrare i traguardi, è necessario che i miglioramenti annuali nell'efficienza energetica raddoppino, passando dal 2% del 2022 a una media di oltre il 4% annuo fino al 2030.
Il report evidenzia come nell’anno in corso, sulla spinta della ripresa economica in alcuni settori industriali e del forte aumento della domanda di climatizzazione seguita alle temperature record registrate in molte aree del Pianeta, l’intensità energetica globale è migliorata solo dell’1,3%, ben al di sotto di quanto occorra per raggiungere gli obiettivi. Il dato, che rappresenta la conseguenza dell’aumento dell’1,7% della domanda di energia contro l’1,3% registrato nel 2022, risulta tuttavia migliore in UE, Stati Uniti, Regno Unito, Corea del Sud e Turchia dove, a seguito della crisi energetica, è stato attuato un mix di azioni politiche, cambiamento comportamentale dei consumatori e maggiori investimenti in efficienza energetica.
Il report prevede che nell’anno in corso nell'Unione Europea si dovrebbe registrare un miglioramento dell’intensità energetica pari al 5%, dopo l’8% del 2022, mentre gli Stati Uniti dovrebbero raggiungere un tasso del 4%. Diversa è la situazione della Cina, dove il livello di intensità energetica anche quest’anno dovrebbe restare immutato.
Gli investimenti nel settore sono infatti cresciuti del 45% a partire dal 2020 e, nell’ultimo anno, i Paesi che rappresentano tre quarti della domanda energetica globale hanno rafforzato le politiche di efficienza energetica o ne hanno introdotte di nuove. In particolare, la IEA evidenzia come in tale lasso di tempo la spesa riguardante gli investimenti in questo settore figuri poco al di sotto di 700 miliardi di dollari, con il 70% di questa cifra che riguarda Stati Uniti, Italia, Germania, Norvegia e Francia. Nel Rapporto si segnala che nel 2022 gli Stati Uniti hanno destinato 86 miliardi di dollari per l’efficienza energetica, mentre l’Unione Europea, con la nuova Direttiva sull'Efficienza Energetica, ha introdotto target vincolanti per la riduzione del consumo energetico finale dell'UE dell'11,7% entro il 2030 rispetto al 2020.
Di fatto raddoppiare il miglioramento dell’efficienza energetica favorirebbe la creazione di 4,5 milioni di posti di lavoro in più in attività come la ristrutturazione delle abitazioni, l’installazione di pompe di calore e la produzione di automobili meno inquinanti e contribuirebbe a ridurre le bollette domestiche, con un abbassamento di circa un terzo nelle economie avanzate.
Per quanto riguarda lo scenario italiano, l’ENEA con il Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica presenta un’analisi delle politiche e degli strumenti attuati per migliorare l’efficienza negli usi finali, anche in un’ottica di contrasto alla povertà energetica. Il Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali fa il punto sugli investimenti attivati per effetto dei meccanismi incentivanti, sul risparmio energetico ottenuto e sul mercato italiano delle tecnologie incentivate. Il Rapporto Annuale sull’efficienza energetica presenta un’analisi delle politiche e degli strumenti attuati per migliorare l’efficienza negli usi finali, anche in un’ottica di contrasto alla povertà energetica. Il Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici fotografa l’evoluzione delle prestazioni energetiche del parco edilizio nazionale, attraverso l’analisi di circa un milione e trecentomila Attestati di Prestazione Energetica (APE) trasferiti dai catasti energetici di 17 Regioni e 2 Province Autonome nel Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica nazionale (SIAPE).