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REPowerEU: eliminare la dipendenza UE dal gas russo prima del 2030
Accelerare la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili dalla Russia prima del 2030 e rispondere all’aumento dei costi dell’energia. Sono questi gli obiettivi del piano REPowerEU, proposto dalla Commissione Europea e basato su due direttrici: da una parte la diversificazione dell'approvvigionamento di gas, grazie a maggiori importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) e da gasdotti di fornitori non russi, con l’aumento della quota di biometano e idrogeno verde; dall’altra una riduzione più rapida dell’utilizzo di combustibili fossili in abitazioni, edifici, industria e sistema elettrico, dovuta all’aumento dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili.
“La piena attuazione delle proposte della Commissione "Fit for 55" abbasserebbe già il nostro consumo di gas del 30%, pari a 100 miliardi di metri cubi, entro il 2030”, spiega la Commissione in una nota. “L’argomento dell'efficienza energetica non è mai stato così forte, poiché ridurre il consumo di energia nelle famiglie e nelle imprese significa non solo ridurre importazioni di energia dalla Russia, ma anche diminuire i costi energetici per i cittadini e le imprese UE. Le misure del sistema energetico in REPowerEU sosterrebbero un ulteriore risparmio di oltre 25 miliardi di metri cubi all’anno”.
“Dobbiamo diventare indipendenti dal petrolio, dal carbone e dal gas russi. Semplicemente non possiamo fare affidamento su un fornitore che ci minaccia esplicitamente. Dobbiamo agire ora per mitigare l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia, diversificare le nostre forniture di gas per il prossimo inverno e accelerare la transizione verso l'energia pulita. Prima passeremo alle energie rinnovabili e all'idrogeno, combinati con una maggiore efficienza energetica, prima saremo veramente indipendenti e padroneggeremo il nostro sistema energetico”, ha dichiarato la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen.
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