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Riqualificazione energetica: il progetto REHOUSE presentato al SAIE 2023
I risultati del primo anno di attività del progetto europeo REHOUSE sono stati presentati lo scorso 19 ottobre durante il convegno REHOUSE: un modello di riqualificazione energetica integrata per l’edilizia, tenutosi nell’ambito del SAIE 2023, e patrocinato dalla Regione Puglia e organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Bari e da ENEA, con il coinvolgimento dell’Ordine degli Architetti e P.P.C. della provincia di Bari.
L’incontro, che ha visto la presenza di oltre cento partecipanti, ha rappresentato l’occasione per illustrare le tappe del progetto, finanziato fino al 2026 dal programma quadro Horizon Europe che assegna all’ENEA ed altri 24 partner europei il compito di sviluppare tecniche innovative di riqualificazione energetica da applicare a quattro edifici situati in altrettanti Paesi europei, tra cui l’Italia. I lavori, moderati dalle ricercatrici ENEA Monica Misceo e Vincenza Luprano, si sono concentrati in particolare sul dimostratore italiano, una palazzina di edilizia residenziale pubblica situata a Margherita di Savoia (Puglia), che diventerà teatro di prova dell’edilizia green e volano di innovazione sociale.
Dopo i saluti istituzionali di Alessandro Federici, responsabile ENEA della Divisione Servizi Integrati per lo Sviluppo Territoriale e l’intervento di Nicola Bonerba, Presidente di ANCE Bari BAT, al tavolo dei lavori si sono alternati i partner di progetto, come i rappresentanti dell’Università della Basilicata Angelo Masi e Vincenzo Manfredi che, partendo da una panoramica sulle tecniche di intervento integrate nell’ambito delle politiche nazionali ed europee di riqualificazione del patrimonio edilizio, hanno illustrato l’approccio olistico del progetto.
Vincenzo De Devitiis di ARCA Capitanata ha sottolineato l’importanza strategica che REHOUSE ha per il territorio, grazie ad una alta partecipazione di imprese locali. Giuseppe Santarsiero dell’Università della Basilicata ha illustrato l’approccio metodologico integrato tra l’analisi strutturale della palazzina e l’analisi energetica, evidenziata da Antonio Di Micco e Salvatore Tamburrino di ENEA. A seguire la presentazione del modello BIM, ad opera di Cristina Vaccarella di RINA Consulting, su cui si baserà la progettazione definitiva dell’intervento e che servirà per la fase di monitoraggio ex ante e post-intervento che vedrà impegnata TERA srl, a nome della quale è intervenuto Antonio Sacchetti.
Lo sviluppo di tecnologie altamente innovative da parte delle aziende locali che vedranno la loro applicazione in un contesto di case popolari, cuore pulsante del progetto, è stato illustrato da Giusy Cialdella e Vincenzo Loverre (SteelTech), Cosimo Tafuro (RI Group), Pantaleo Pedone (Biomat/Pedone Working).
La sfida tecnologica che si affianca a quella sociale legata all’accettazione sociale e al cambiamento comportamentale verso le nuove forme di energia e la gestione della palazzina da parte degli utenti/inquilini è stata al centro dell’intervento di Maritè Cuonzo, Referente Sezione Politiche Abitative della Regione Puglia che, in qualità di facilitatore sociale, ha messo in luce le tecniche di partecipazione e co-design destinate a coinvolgere non solo i singoli utenti della palazzina, ma tutto il quartiere in un’ottica di riqualificazione urbana.
Nelle conclusioni, Francesca Bottalico, Assessora al Welfare del Comune di Bari, e Antonella Di Giuro dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, hanno dato rilievo alla creazione di un nuovo rinascimento nel settore della riqualificazione edile delle case popolari, in grado di porre al centro la persona con le sue esigenze e la sua crescita all’interno della società. Il tutto a condizione che, quanto presentato nel convegno, possa proseguire nei prossimi anni in forma continuativa e finalizzata alla crescita e allo sviluppo del territorio, nell’ottica della replicazione in contesti analoghi.
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