Per avere sia la possibilità di raffrescare in estate e sia di riscaldare in inverno: è necessario considerare le caratteristiche climatiche del luogo dove deve essere installata. Queste hanno importanza soprattutto qualora la sorgente fredda è l’aria esterna.
Le pompe di calore sono consigliate in zone climatiche con inverni miti, in cui le temperature non scendono quasi mai al di sotto dei 7 gradi centigradi.
Pur esistendo pompe di calore particolarmente efficienti anche alle basse temperature, ne sconsigliamo l’uso in zone in cui l’inverno è molto freddo, a causa della formazione di brina sull’evaporatore, che ne compromette il rendimento.
Inoltre, conviene installare una pompa di calore quando il locale da climatizzare è sufficientemente piccolo, massimo 50m2, da non richiedere il cambio del contratto di fornitura elettrica.
In molte abitazioni la potenza elettrica disponibile è di circa 3kW. Mediamente per condizionare una camera da letto occorre un apparecchio di circa 0,9kW di potenza. Se vuoi raffrescare due locali, il consumo salirà a circa 1,8kW. Rimane quindi ancora potenza a disposizione per l’asciuga capelli, il forno, il ferro da stiro, ecc.
Ma se vuoi installarne un terzo, bisognerà far aumentare la potenza elettrica disponibile nella nostra abitazione fino a 4,5kW o più.
La tecnologia inverter limita in parte questo problema. Appena acceso, assorbe anch’esso i 0,9kW ma poi, una volta raggiunta la temperatura desiderata, riesce a mantenerla riducendo la potenza del motore a valori molto inferiori.
Resta comunque valido il consiglio di affidarsi a un tecnico specializzato, che, dopo aver eseguito un sopralluogo, saprà indicare la soluzione migliore.